Se vuoi sapere che cosa è Ethereum, come funziona, per cosa può essere usato e come investire su Ether, ma non vuoi addentrarti in eccessivi tecnicismi, questa guida è quel che fa per te!
Ritagliati pertanto qualche minuto del tuo tempo, e preparati a scoprire insieme a noi tutto quello che devi assolutamente sapere su questo progetto!
Indice di pagina
Cos’è Ethereum?
Ethereum è una piattaforma software aperta, basata sulla tecnologia blockchain, che permette agli sviluppatori di creare e distribuire applicazioni decentralizzate.
Così come avviene con Bitcoin, anche Ethereum è una rete pubblica blockchain distribuita. Sebbene ci siano alcune significative differenze tecniche tra i due progetti, la distinzione più importante da notare, e sulla quale vogliamo subito concentrare un po’ di attenzione, è che Bitcoin ed Ethereum differiscono sostanzialmente per scopo e capacità.
Bitcoin offre infatti una particolare applicazione della tecnologia blockchain, un sistema di pagamento elettronico peer-to-peer che consente di effettuare pagamenti online nella propria valuta, i bitcoin. Insomma, mentre la blockchain di Bitcoin viene utilizzata per tracciare la proprietà della valuta digitale (bitcoin), la blockchain di Ethereum si concentra soprattutto sull’esecuzione del codice di programmazione di qualsiasi applicazione decentralizzata, rendendosi dunque una piattaforma open molto versatile e sfruttabile per tantissime diverse procedure.
Nella blockchain di Ethereum, invece di effettuare operazioni di mining per bitcoin, i miners lavorano per guadagnare Ether, un tipo di token crittografico che contribuisce ad alimentare lo stesso network. Oltre ad essere una criptovaluta negoziabile (e, come vedremo, utile anche per i nostri investimenti speculativi) Ether viene anche utilizzato dagli sviluppatori di applicazioni per pagare le commissioni e i servizi di transazione sulla rete Ethereum.
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Cos’è un contratto intelligente (smart contracts)?
Fin da queste poche righe appare chiaro come Ethereum sia una piattaforma notevolmente più versatile rispetto a Bitcoin, e utilissima per poter costruire su di essa gli smart contracts, o contratti intelligenti, dei particolari “codici” con i quali gli sviluppatori possono facilitare lo scambio di denaro, di contenuti, di proprietà intellettuali, di azioni o… qualsiasi altra cosa di valore.
Esemplificando un tema che non vogliamo approfondire per evitare di sfociare in eccessivi tecnicismi, quando si esegue la blockchain è come se il contratto intelligente diventasse una sorta di programma per computer, autonomo, eseguito automaticamente quando vengono soddisfatte determinate condizioni. Poiché i contratti intelligenti vengono eseguiti sulla blockchain, vengono eseguiti esattamente come sono programmati, senza alcuna possibilità di censura, di frode o di interferenza da parte di terzi.
Ora, mentre tutte le blockchain hanno la capacità di processare i codici, è anche vero che la maggior parte sono severamente limitate nel farlo. Ciò non avviene, però, con Ethereum: anziché fornire una serie di operazioni limitate, Ethereum permette infatti agli sviluppatori di creare qualsiasi operazione desiderabile. In altri termini, gli sviluppatori possono creare migliaia di applicazioni diverse che vanno ben al di là della nostra attuale immaginazione, rendendo la blockchain di Ethereum il “principale” valore dell’intero progetto, e la criptovaluta (Ether) un mero addendum strumentale.
Che utilizzi può avere Ethereum?
Prima della creazione di Ethereum, le applicazioni per la blockchain erano progettate per compiere un insieme di operazioni piuttosto limitato. Bitcoin e altre criptovalute, ad esempio, erano state sviluppate esclusivamente per operare come valute digitali peer-to-peer, e molti di questi progetti (secondo i critici) si sono “accontentati” di far ciò, peraltro con evidenti margini di inefficienza (per costi, tempi, ecc.).
Gli sviluppatori di Ethereum hanno dunque scelto di affrontare coscientemente questo problema: o espandere il set di funzioni offerte da Bitcoin e da altri tipi di applicazioni, che è molto complicato e richiede molto tempo, oppure sviluppare una nuova applicazione blockchain e una piattaforma completamente nuova. Considerato il contesto nel quale si muoveva, il creatore di Ethereum, Vitalik Buterin, ha scelto di sviluppare un nuovo approccio.
Ebbene, il nuovo approccio di Ethereum si è poi concretizzato nella Ethereum Virtual Machine (EVM), un software che funziona sulla rete Ethereum e che consente a chiunque di eseguire qualsiasi programma, indipendentemente dal linguaggio di programmazione. La EVM rende il processo di creazione di applicazioni blockchain molto più semplice ed efficiente: invece di dover costruire una blockchain completamente originale per ogni nuova applicazione, Ethereum consente lo sviluppo di migliaia di applicazioni diverse su un’unica piattaforma.
Insomma, un bel passo in avanti. Tanto che oggi gli sviluppatori possono creare e distribuire applicazioni decentralizzate (Dapp) in modo semplice per i propri utenti. Qualsiasi servizio centralizzato può dunque essere decentralizzato utilizzando Ethereum: pensa, ad esempio, a tutti i servizi di intermediazione che esistono in centinaia di settori diversi. Da servizi come i prestiti erogati dalle banche, ai servizi di intermediazione, tutto può essere potenzialmente processato mediante Ethereum.
In aggiunta a ciò, Ethereum può anche essere usato per costruire organizzazioni autonome decentralizzate (DAO). Una DAO è un’organizzazione completamente autonoma, senza un “vertice” gerarchico, gestita da un codice di programmazione, su una serie di contratti intelligenti scritti sulla blockchain di Ethereum. Il codice viene progettato per sostituire le regole e la struttura di un’organizzazione tradizionale, eliminando così la necessità della presenza di persone e di un controllo centralizzato. Una DAO è infatti di proprietà di tutti coloro che acquistano token, con la differenza che un token non equivale a azioni o proprietà azionarie, pur rappresentando un contributo che conferisce agli utenti un diritto di partecipazione all’organizzazione.
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Vantaggi e svantaggi Ethereum
Considerato che le applicazioni decentralizzate vengono eseguite sulla blockchain, ogni DAPP potrà beneficiare delle sue proprietà, come l’invariabilità (una terza parte non potrà apportare modifiche ai dati), la resistenza alle manomissioni (le app si basano su una rete formata attorno al principio del consenso, rendendo impossibile le manomissioni), la sicurezza (la decentralizzazione e la protezione mediante crittografia, rende le applicazioni ben tutelate contro gli attacchi di hacking e le attività fraudolente) e l’assenza di tempi di inattività (le app saranno sempre operative perché non correranno il rischio di “spegnimento”).
Ovviamente, nonostante apportino una serie di vantaggi, le applicazioni decentralizzate non sono certo impeccabili o privi di difetti. In particolare, considerato che il codice del contratto intelligente è scritto dagli esseri umani, gli smart contracts potrebbero avere bug o sviste che potrebbero condurre a azioni indesiderate non intenzionali. Se dunque viene sfruttato un errore nel codice, non esiste un metodo efficace per poter fermare un attacco, se non ottenere un consenso dalla rete e riscrivere il codice sottostante.
Ethereum e Ethereum Classic
Se hai letto con attenzione il nostro approfondimento negli scorsi paragrafi, dovresti esserti reso conto che abbiamo parlato di Ethereum come strumento per poter costruire organizzazioni autonome decentralizzate? Ebbene, nel 2016 qualcosa è andato storto: una startup che lavorava su un particolare progetto DAO, ha subito una grave violazione del codice.
Il DAO era stato sviluppato e programmato da un team di un’altra startup chiamata Slock.it: lo scopo era quello di costruire una società di venture capital che avrebbe consentito agli investitori di prendere decisioni attraverso contratti intelligenti. Finanziato attraverso una vendita di token, il progetto ha raccolto circa 150 milioni di dollari da migliaia di persone diverse.
Purtroppo, poco dopo la raccolta dei fondi, il DAO è stato violato da un attacco sconosciuto che ha rubato Ether per un valore di circa 50 milioni di dollari. L’attacco è stato reso possibile da un difetto tecnico nel software DAO e, pur non essendo riconducibile a un problema della stessa piattaforma Ethereum, sono stati proprio gli sviluppatori e i fondatori di Ethereum a essere costretti a gestire il caos conseguente.
Dopo un lungo dibattito, la comunità di Ethereum ha votato e deciso di recuperare i fondi rubati eseguendo quello che è noto come un “hard fork” un cambio di codice senza retroattività con la precedente blockchain: l’hard fork trasferì i fondi rubati a un nuovo contratto intelligente progettato per consentire ai proprietari originali di riavere i loro token. Ma è qui che le cose si complicarono: le implicazioni di questa decisione furono controverse e diedero il via a un intenso dibattito che si trascinò molto a lungo.
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Capire il perché è abbastanza facile. Ethereum si basa sulla tecnologia blockchain, che prevede che tutte le transazioni siano destinate a essere irreversibili e immutabili. Eseguendo un hard fork e riscrivendo le regole con cui viene eseguita la blockchain, Ethereum ha creato un pericoloso precedente che va contro l’essenza stessa della blockchain. Se la blockchain viene cambiata ogni volta che viene coinvolta una grande quantità di denaro, o se un numero sufficiente di persone viene influenzato negativamente da un evento esterno, la blockchain rischierebbe di perdere la sua proposizione di sicurezza, anonimato, resistenza a manomissioni.
E così, mentre veniva presentata un’altra soluzione, con una soft fork, la comunità Ethereum e i suoi fondatori furono collocati in una posizione pericolosa, un bivio evidentemente drammatico: recuperare il denaro rubato agli investitori, significherebbe mantenere la fiducia in Ethereum; ma il recupero del denaro degli investitori richiedeva azioni contrarie agli ideali fondamentali del decentramento, e creava un pericoloso precedente.
Alla fine, la maggior parte della comunità di Ethereum ha votato per eseguire un hard fork e, quindi, recuperare i soldi degli investitori sul DAO. Ma non tutti furono d’accordo con questa linea d’azione: una spaccatura che ha provocato la creazione di due blockchain parallele. I membri che non erano d’accordo con le modifiche alla blockchain si allinearono in Ethereum classic, mentre la maggioranza che ha accettato di riscrivere una piccola parte della blockchain e restituire il denaro rubato ai loro proprietari, sono terminati in Ethereum.
Entrambe le blockchain hanno le stesse caratteristiche e sono identiche in tutto e per tutto fino al blocco in cui è stato implementato l’hard-fork. Ciò significa che tutto ciò che è accaduto su Ethereum è accaduto anche sulla blockchain di Ethereum Classic, fino al giorno dell’hard-fork. Dal blocco in cui è stato eseguito il fork o cambio di codice, le due blockchain agiscono invece in maniera individuale.
Previsioni Ethereum
Nonostante le ricadute dell’hack DAO, Ethereum va avanti con particolare fiducia e sembra essere uno dei progetti criptovalutari più solidi e validi. Fornendo una piattaforma intuitiva, che permette alle persone di sfruttare il potere della tecnologia blockchain, Ethereum sta infatti accelerando il decentramento dell’economia mondiale, fornendo un contributo non irrilevante. Le applicazioni decentrate hanno già dimostrato il loro efficace coinvolgimento in settori come finanza, immobiliare, assicurazioni, assistenza sanitaria e settore pubblico.
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Come comprare Ethereum
Comprare Ethereum è piuttosto semplice e, probabilmente, è molto più semplice comprare Ethereum rispetto a qualsiasi altra valuta virtuale (fatta eccezione per Bitcoin).
Gli exchange di principale riferimento di tutto il mondo accettano infatti di effettuare scambi di questa valuta in maniera diretta rispetto alle valute tradizionali, permettendoti così di poter cambiare i tuoi euro in Ethereum in modo lineare, senza dover passare per la mediazione di altre criptovalute.
In molti exchange, infatti, se il tuo desiderio è quello di acquistare delle altcoin poco negoziate, non potrai effettuare una compera diretta usando i tuoi euro, ma dovrai usare la tua valuta tradizionale per acquistare Bitcoin o – appunto – Ethereum, e successivamente utilizzare i bitcoin o gli ether per poter rilevare l’altcoin.
La semplicità con la quale potresti approcciare all’operazione di acquisto di Ethereum presuppone comunque che tu rispetti alcuni requisiti fondamentali. Dovrai infatti dotarti in primo luogo di un wallet dove poter riporre le criptovalute acquistate: il nostro consiglio – se hai intenzione di acquistare una rilevante quota di ether, oppure se hai l’esigenza di acquistare diverse criptovalute in maniera continuativa nel tempo, è di spendere qualcosa in più all’inizio al fine di garantirti una migliore sicurezza operativa, andando ad acquistare un wallet hardware. In alternativa, potrai usare i wallet online, e quelli che sono forniti dagli stessi exchange.
Secondariamente, dovrai aprire un account sull’exchange che hai scelto di utilizzare per le operazioni di compravendita e, di conseguenza, depositare sullo stesso account una somma di denaro che vuoi utilizzare per l’acquisto delle criptovalute (con carta di credito o bonifico bancario). Dunque, dovrai effettuare l’operazione di acquisto di ether vera e propria: il procedimento è di norma piuttosto semplice, anche se varia da exchange a exchange. I costi di questa operazione sono variabili, mentre i tempi sono oramai piuttosto contenuti.
Come fare trading con Ethereum
Se vuoi cercare profitto attraverso Ethereum, acquistare la criptovaluta e detenerla sul tuo wallet è sicuramente il modo concettualmente più semplice. Esiste tuttavia un altro metodo che ti permetterà di cercare un risultato positivo con gli ether che, peraltro, ti eviterà di andare incontro agli svantaggi tipici dell’acquisto diretto di criptovaluta (brevemente: rischio hackeraggio, costi, tempi, impossibilità di andare contro il mercato, utilizzo di ampio capitale, e così via).
Parliamo naturalmente della possibilità di usare gli ether come sottostante dei tuoi CFD su IQ Option, ovvero di negoziare uno strumento finanziario derivato che abbia nella criptovaluta l’oggetto della propria transazione. In questo modo NON acquisterai direttamente gli ether, ma sottoscriverai uno strumento il cui valore è dipendente dal valore della criptovaluta.
Il tuo obiettivo sarà dunque comunicare al broker che hai scelto per i tuoi investimenti finanziari, come IQ Option, quale ritieni possa essere la direzione che la criptovaluta andrà ad assumere nel prossimo futuro, amplificando eventualmente gli effetti di tale scelta con l’utilizzo di un moltiplicatore (leva finanziaria) che espanderà i risultati (positivi o, ahinoi, negativi) dei tuoi trade.
Lettura consigliata: Guida al trading di criptovalute su IQ Option
Di qui, i tanti benefici che ti saranno concessi attraverso un trade con CFD Ethereum: potrai investire sia al rialzo che al ribasso, limitando il tuo effettivo impiego di capitale mediante l’utilizzo della leva.
Considerato che ne abbiamo parlato tante volte in questo nostro sito, ti suggeriamo di approfondire nelle relative sezioni e, soprattutto, aprire un conto demo di trading con IQ Option che ti permetterà di sperimentare in prima persona, ma in condizioni di sicurezza, le tue strategie finanziarie!
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